Zoom fatigue: cos’è la stanchezza da video chat e come rimediare

Passi molto tempo in smart working? Allora lo sai già, le videochiamate su piattaforme come Zoom, Skype e Microsoft Teams, generano la "Zoom fatigue", o stanchezza da videochiamata. E non è cosa da poco se anche i ricercatori si sono interessati all’argomento, come l'Università di Stanford dove hanno rilevato alcune delle ragioni alla base di questa stanchezza e suggerito soluzioni pratiche per affrontarla. I sintomi di affaticamento sono sia a livello mentale che fisico, e pare colpiscano di più le donne (1 donna su sette – 13,8% – rispetto a 1 uomo su 20 – 5,5%) . Questi sintomi sono il risultato dell'adattamento a una nuova realtà in cui la distinzione tra vita pubblica e privata è diventata meno chiara. Inoltre, il ritardo nella comunicazione causato dall'uso di strumenti virtuali ha reso i dialoghi meno fluidi, contribuendo così all'affaticamento. Altri effetti negativi includono il rischio di problemi agli occhi e alla postura dovuti a lunghe sessioni di videochiamate, nonché il pericolo di isolamento sociale, noto come sindrome Hikikomori. Vediamo adesso i sintomi della “Zoom fatigue” e i suggerimenti dei ricercatori di Stanford.

Eccesso di contatto visivo ravvicinato

Durante una videochiamata, c'è un eccesso di contatto visivo. A differenza di una riunione in persona, in cui puoi guardare il relatore, prendere appunti o guardare altrove, nelle videochiamate, tutti si guardano costantemente. Questo può creare una sensazione di stress e ansia, simile a quella di parlare in pubblico. Cosa puoi fare: puoi ridurre le dimensioni della finestra della videochiamata rispetto al tuo monitor. Inoltre, l'uso di una tastiera esterna ti permette di aumentare lo spazio personale tra te e la griglia dei partecipanti, riducendo l'intensità del contatto visivo.

Vedersi costantemente in tempo reale

Molte piattaforme di videochat mostrano una piccola finestra con la tua immagine in tempo reale durante la chiamata. Questo è innaturale e può portare a una maggiore autocritica. Cosa puoi fare: utilizza la funzione "nascondi visualizzazione di te stesso" disponibile in molte piattaforme. Questo ti permette di concentrarti sugli altri partecipanti anziché su te stesso.

Limitazione della mobilità

Durante le videochiamate, sei spesso costretto a rimanere nella stessa posizione a causa del campo visivo limitato della telecamera. Questo può portare a una sensazione di immobilità e stress. Cosa puoi fare: puoi pianificare il posizionamento della telecamera in modo strategico in modo da poterti muovere liberamente. Ad esempio, utilizzare una telecamera esterna posizionata più lontano dallo schermo ti consente di camminare o prendere appunti durante le riunioni virtuali.

Sovraccarico cognitivo

Le videochiamate richiedono un maggiore sforzo cognitivo rispetto alle interazioni faccia a faccia. Durante una videochiamata, devi prestare attenzione ai segnali non verbali, come gesti e espressioni facciali, in modo più esplicito. Questo può aumentare il carico cognitivo e la fatica mentale. Cosa puoi fare: una soluzione è quella di concederti pause "solo audio" durante le riunioni. In questo modo, puoi rilassarti e ridurre il carico cognitivo senza dover seguire costantemente l'aspetto visivo della chiamata.

Se tutti questi suggerimenti non ti bastano, puoi provare con il biofeedback, impiegato anche per combattere gli effetti psicologici delle videochat. Puoi scoprire cos’è il biofeedback qui.

Fonti:

Tecnology, Mind, and Behavior

Stanford News

Virtual Human Interaction LAB - Stanford University

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