Il Cruelty-free tra etica e sicurezza

Nel mondo della cosmesi, se da una parte i test sugli animali mettono la razza umana al riparo da effetti indesiderati, dall’altro ci espongono ad un quesito morale ed etico molto importante. Proviamo a parlare di cruelty-free.

I test sugli animali per i prodotti di bellezza sono un argomento molto controverso e dibattuto. Questi test prevedono l'utilizzo di animali, come conigli, topi, ratti, cavie e persino cani e gatti, per valutare la sicurezza di determinati prodotti cosmetici.

Gli animali sono sottoposti a test che possono includere l'applicazione di sostanze chimiche sulla pelle o negli occhi, la somministrazione di prodotti chimici per via orale o la respirazione di vapori chimici. Gli animali vengono monitorati per valutare eventuali reazioni avverse, che possono includere irritazione, gonfiore, lesioni cutanee, emorragie e perfino morte.

Tuttavia, sempre più aziende cosmetiche stanno abbandonando i test sugli animali, a favore di metodi alternativi e cruelty-free, come la coltura di tessuti in vitro, la modellistica computerizzata e i test su volontari umani. Questi metodi alternativi sono ritenuti più affidabili, etici e precisi, rispetto ai test sugli animali.

In molti paesi, come l'Unione Europea, i test sugli animali per i prodotti cosmetici sono stati vietati o severamente regolamentati, spingendo sempre più aziende a cercare alternative cruelty-free per garantire la sicurezza dei propri prodotti. Tuttavia, in altri paesi, i test sugli animali sono ancora ampiamente utilizzati.

I test sugli animali in quali Paesi non sono stati vietati?

Il divieto di testare prodotti cosmetici su animali è stato introdotto in molti paesi in tutto il mondo. Attualmente, i test sugli animali per i prodotti cosmetici sono vietati nell'Unione Europea, in India, in Israele, in Norvegia, in Nuova Zelanda, in Svizzera, in Turchia, in Australia e in molti altri paesi.

Tuttavia, in alcuni paesi i test sugli animali per i prodotti cosmetici sono ancora consentiti o addirittura obbligatori. Ad esempio, la Cina richiede ancora che i produttori di cosmetici testino i loro prodotti su animali prima di commercializzarli nel paese, anche se negli ultimi anni si sono verificate alcune modifiche in questa politica. In Russia, invece, i test sugli animali per i prodotti cosmetici sono ancora legali e il divieto era stato posticipato al 2023. Altri paesi che consentono ancora i test sugli animali per i prodotti cosmetici includono l'Iran, l'Indonesia, il Vietnam e molti altri.

Negli Stati Uniti, i test sugli animali per i prodotti di bellezza sono stati vietati nel 2020 con il cosiddetto "Humane Cosmetics Act", anche se il divieto dovrebbe entrare in vigore dal 2023. Tuttavia, i test sugli animali per prodotti destinati ad altri settori, come la ricerca medica o la produzione di farmaci, sono ancora consentiti.

L’Unione Europea permette i test sugli animali quando si tratta di medicina o farmaci?

Sì, l'UE consente ancora i test sugli animali per la ricerca medica e la produzione di farmaci, ma ci sono restrizioni severe e rigorose sulla loro applicazione. Gli animali possono essere utilizzati solo quando non esistono alternative valide e i test devono essere autorizzati dalle autorità competenti, come l'Agenzia europea per i medicinali (EMA). Inoltre, gli standard etici devono essere rispettati e i test devono essere condotti nel rispetto del benessere degli animali. Ci sono anche sforzi in corso per sviluppare metodi alternativi di test che non richiedono l'uso di animali.

Come riconoscere un prodotto cruelty-free?

Per riconoscere un prodotto cruelty-free, ovvero non testato su animali, è importante controllare l'etichetta del prodotto e cercare certificazioni da enti terzi riconosciuti a livello internazionale. Alcune delle certificazioni più comuni includono:

  • Leaping Bunny: un programma di certificazione internazionale che garantisce che il prodotto e i suoi ingredienti non siano stati testati su animali.

  • Cruelty-Free International: un'organizzazione che verifica che un prodotto e i suoi ingredienti non siano stati testati su animali.

  • PETA: un'organizzazione che certifica i prodotti che non sono stati testati su animali e che non contengono ingredienti di origine animale.

Inoltre, è possibile controllare il sito web dell'azienda e cercare informazioni sulla loro politica sui test sugli animali. Se l'azienda si impegna a non testare sui animali, di solito lo segnala chiaramente sulla loro pagina web e sui propri prodotti. Infine, alcuni negozi di bellezza hanno anche sezioni dedicate ai prodotti cruelty-free, per rendere più facile per i consumatori trovare prodotti che rispettano gli animali.

Quali sono i rischi che si corrono usando prodotti non testati sugli animali?

I prodotti non testati sugli animali non sono necessariamente dannosi per la salute, anzi, spesso sono più naturali e meno tossici rispetto ai prodotti testati sugli animali. Tuttavia, come per qualsiasi prodotto, esiste sempre il rischio di allergie o reazioni avverse individuali.

Per evitare allergie o reazioni indesiderate, è importante leggere attentamente l'etichetta dei prodotti e verificare gli ingredienti. Inoltre, è consigliabile fare una prova di sensibilità cutanea su una piccola area della pelle prima di utilizzare il prodotto su tutta la superficie del corpo. Se si verificano irritazioni o reazioni, è meglio interrompere immediatamente l'uso del prodotto e consultare un medico o un dermatologo.

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