Ex nazisti impuniti alla riscossa in USA

Ovvero: come ti sfrutto le menti scientifiche del Terzo Reich.

Siamo alle porte dei favolosi anni ‘50 americani, dove sta per nascere la nuova iperpotenza mondiale, forgiata grazie alle menti naziste fatte arrivare in tutto segreto dalla Germania appena sconfitta. Siamo in guerra fredda e stiamo parlando dell’operazione Paperclip, dove gli efferati crimini di guerra vengono abbonati in nome del progresso (americano).

Barone Wernher von Braun, chiamato “The Rocket Man” (l’uomo razzo) dagli americani, capo della Nasa, maggiore delle SS, capo alla fabbrica di Mittelbau-Dora (costruita nei sotterranei del campo di concentramento dall’omonimo nome e dove morirono, si stima, circa 12.000 prigionieri per lavorare alla costruzione del razzo V2 voluto da Hitler per sterminare Londra), parente di Eva Braun moglie di Hitler. Conoscete quest’uomo, e l’operazione segreta “Paperclip” dell’Office of Strategic Services (OSS)?

Purtroppo la maggior parte di noi non sa, perché gli orrori è meglio dimenticarli per pensare al presente, giusto? Sbagliato. Perché questo passato è dietro l’angolo e dice molto sull’umanità. Ma questa storia non parla italiano, né tantomeno, francese, inglese, polacco, spagnolo… Parla americano. E racconta dei compromessi con l’etica e la morale che, nel nome del progresso, gli alti rappresentanti dell’America anni ‘40 sono stati in grado di accettare.

Dunque, von Braun, il Dio americano von Braun, osannato tanto da divenire una celebrità, riconosciuto eroe della Nasa e degli Stati Uniti d’America. In terra natale aderì al nazismo e impiegò tutte le sue forze (e quelle di migliaia di prigionieri costretti a lavorare fino alla morte) per costruire missili per la controffensiva tedesca. Era il 1943, Hitler era ampiamente battuto su tutti i fronti quando decise di richiamare tutti gli scienziati che aveva spedito al fronte per costruire armi segrete tecnologicamente avanzate, le “wunderwaffe”. Ne venne fuori un circo variopinto di cannoni enormi come case, fucili curvi, carri armati giganti, e anche composti chimici e biologici letali. Nessun scienziato ebbe successo agli occhi di Hitler tranne il team guidato da Wernher von Braun: era nato il V-2, il primo missile balistico. Pensato per colpire Londra (2.700 morti), fu utilizzato dai nazisti che però (e fortunatamente) non videro ribaltare l’esito della guerra. E Hitler fu sconfitto.

Un missile balistico era una novità per tutti, per cui sia gli americani sia i russi volevano mettere le mani su von Braun, come su gli altri scienziati nazisti, per carpirne i segreti e ricavarci qualche vantaggio bellico. Von Braun e molti gli altri furono felici di consegnarsi agli americani, che erano ritenuti più “pacifisti”. E infatti non vennero condannati per gli efferati crimini di guerra di cui si erano macchiati, ma semplicemente accolti e inseriti nella società americana, con tanto di mezzi di sostentamento per proseguire il loro lavoro. Ovviamente in gran segreto e alle dipendenze dello Stato.

Tu dirai, vabbè, ma quanti saranno mai stati questi cervelloni nazisti ad essere inseriti negli USA con tutti questi onori? 1.600 (chi dice di più) scienziati, ingegneri, tecnici (con tutte le loro famiglie) suggeriti dall’OSS e sottoscritti dall’allora presidente Harry Truman. Questa fu l’operazione Paperclip.

Sul piatto c’era la guerra fredda, e di sicuro Paperclip fu un successo: grazie al contributo di questi nazisti l’America fece un balzo avanti, consolidandosi come iperpotenza (e vincendo la guerra fredda). Portarono infatti avanzamenti rivoluzionari in vari campi e produssero qualcosa come dieci miliardi di dollari in brevetti e relativi processi industriali. Molti di loro si videro onorare di medaglie al merito. [In fondo alla pagina trovi alcuni nomi]. Van Braun (al quale fu dedicato un cratere lunare) e il suo team, dal canto loro, fecero letteralmente decollare l’intero programma spaziale degli Stati Uniti. Eh sì, se siamo stati sulla Luna dobbiamo tutti ringraziare von Braun, che da nazista fu coinvolto in molte attività che lo formarono, come ad esempio esperimenti su prigionieri del campo di concentramento di Dachau, o su bambini epilettici dagli 11 ai 13 anni che servivano per verificare la reazione del corpo umano in mancanza di ossigeno). [Sono sarcastica, lo specifico per chi non volesse intendere]. Ma nel suo curriculum primeggiava l’esperienza a Mittelbau-Dora, il campo di concentramento col tasso di mortalità più alto tra tutti (morivano circa 200 prigionieri al giorno). Nonostante le (auto) discolpe degli scienziati su ciò che accadde lì dentro, i testimoni parlarono chiaro nel dire che proprio von Braun sceglieva personalmente i prigionieri da inviare nei tunnel (che dovevano scavare nella roccia per permettere la produzione dei missili V-2). L’OSS aveva insabbiato tutto, e solo quando morì von Braun i testimoni si fecero forza e iniziarono a parlarne (oppure fu concesso loro di farlo, non lo sappiamo).

Di questi 1.600 nazisti solo uno finì sotto indagine: era Athur Rudolph, del team di von Braun. Quando gli investigatori dell’Office of Special Investigations nel 1984 lo misero con le spalle al muro per la morte di migliaia di prigionieri (sempre per la questione della fabbrica dei missili), non battè ciglio: rinunciò alla cittadinanza americana e tornò in Germania. L’America gli revocò la pensione, la Germania lo dispensò dalla condanna perché vecchio e la questione fu chiusa. Ma lì si pentì, e cercò di risalire la china per riabilitarsi (o riprendersi la pensione, non saprei). Il resto lo trovate su Internet. Sta di fatto che l’America iniziò a chiedersi:

“How far are we willing to go?”

E anche questa è una pagina nera della storia (di cui però non si parla spesso).

La famiglia von Braun negli anni ‘50

Von Braun fu portato negli Usa già dal 1945. Nel 1947 ottenne un permesso speciale per rientrare in Germania a visitare i genitori. Lì sposò la cugina. Lui aveva 34 anni, lei 18.

Il libro

“Operazione Paperclip, come gli scienziati nazisti hanno costruito l’America” di Annie Jacobsen (Piemme, 2014). Nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti avviano l'Operazione Paperclip per reclutare scienziati nazisti, inclusi quelli coinvolti in attività oscure. Questi esperti vengono trasferiti segretamente negli USA, ottenendo cittadinanza e riscrittura dei loro passati. L'operazione continua fino agli anni Settanta, coinvolgendo molti scienziati tedeschi, tra cui ferventi nazisti. Gli scienziati contribuiscono allo sviluppo di armi nucleari, chimiche e batteriologiche, ma portano anche importanti innovazioni che riscriveranno il futuro degli Stati Uniti.

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Il libro

Nel corso dei secoli, la conoscenza scientifica è stata uno strumento cruciale nelle relazioni internazionali. Nel libro "Ragione di Stato, ragione di scienza. Storie di scienza, spionaggio e politica internazionale" (codice edizioni, 2023) Giacomo Destro esplora il connubio tra scienza e politica, affrontando temi globali come ambiente, energia ed etica della ricerca. Con storie di spionaggio scientifico, diplomazia spaziale e cooperazione internazionale, il libro svela come la diplomazia scientifica influenzi le nostre vite più di quanto pensiamo.

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La serie TV “Hunters”

La prima stagione è del 2020 (quindi forse l’hai già vista), la seconda è appena uscita. Parla dei risvolti dell’operazione Paperclip, alla fine degli anni ‘70 quando ancora la presenza degli scienziati nazisti sul terreno americano era ancora segreta. Ecco però che un gruppo di ebrei inizia a identificarne qualcuno e…iniziano a cacciarli. A parte il fatto che è un’idea originale (ebrei che da vittime diventano carnefici), la prima stagione della serie Tv “Hunters” è da vedere per uno strepitoso Al Pacino e un intenso Saul Rubinek. Quest’ultimo interpreta Murray Markowitz, sopravvissuto ai campi di concentramento che vide uccidere suo figlio di sei anni mentre l’aveva tra le braccia. Rubinek nella scena in cui ritrova, a decenni di distanza, il nazista che sparò a suo figlio, crea un momento di vibrante commozione.

Bella ma non bellissima, “Hunters” è una serie tv crime fiction che maneggia storie leggere mescolate a temi caldi e delicati come la shoah, i lager, la vendetta (tra l’altro di basso livello). Non si fa scrupoli a usare leggerezze storiche, usa teorie complottiste. E’ pulp, colorata alla Tarantino, dove tutto è esagerato e fa sfilare grandi cattivi insieme ad eroi divertenti. Mescola personaggi leggeri a momenti di incredibile intensità. E termina con i fuochi d’artificio.

Insomma, è una strana zuppa, ma davvero gustosa.

Appendice

E’ vero, Truman pose tre condizioni per poter accogliere gli scienziati nazisti in America: non dovevano aver avuto legami troppo stretti o pubblici (almeno salviamo le apparenze) con l’ideologia nazista; non dovevano aver compiuto crimini contro l’umanità; avrebbero trascorso un periodo anche minimo isolati o comunque in un regime detentivo. Ma di buone intenzioni è lastricato l’inferno… Ai nazisti, da canto loro, bastava proclamare che per lavorare nel regime di Hitler, dovevano aderirvi, e poi eseguire gli ordini superiori. Quindi sì, divenne difficile capire dove fosse il filo invisibile che separava la verità dalla voglia di guadagnarsi una seconda possibilità nel paese del bengodi. E poi, in caso di incertezza, c’era sempre la scappatoia della pena detentiva forfettaria, che avrebbe lavato via ogni macchia di sangue.

E così migrarono in America circa 1.600 nazisti con l’operazione segreta Paperclip (e quelle successive che presero altri nomi). Tra questi, oltre a Wernher von Braun, c’erano anche:

  • Kurt Blome, nazista di alto rango, vice capo della sanità. Era responsabile di tutte le ricerche sulla guerra biologica sotto il controllo della Wehrmacht e delle SS, testando le armi chimiche sui detenuti dei campi di concentramento. Lavorò anche su disperdenti aerosol e metodi per spruzzare agenti nervini, sempre usando come cavie i prigionieri dei campi di concentramento. Fu arrestato da servizi americani nel 1945, ma salvato dalla pena capitale perché ritenuto d’interesse. Difatti fu assolto a Norimberga e assunto dall'U.S. Army Chemical Corps per lavorare sulla guerra chimica. Tuttavia non ebbe il visto e fu impiegato presso l'European Command Intelligence Center a Oberursel, nella Germania occidentale. Rimase in Germania dunque, e qui continuò a esercitare la sua professione medica. Fu anche attivo in politica. Blome non mise piede in America, ma era collaboratore e graziato proprio per questo.

  • Reinhard Gehlen, generale tedesco e capo dei servizi segreti sul fronte orientale. A fine guerra fu reclutato dalle forze armate statunitensi per creare una rete di spionaggio (la BND) che stanasse spie russe e acquisire informazioni sulle nazioni che all’epoca aderivano al Patto di Varsavia, a vantaggio dell’intelligence della NATO. Oggi si ritiene che i collaboratori di Gehlen fossero ex criminali di guerra nazisti. Anche la sua fu un’operazione gestita fuori dal territorio americano. Ma pur sempre “salvato” e reclutato.

  • Walter Robert Dornberger, era Preside della nuova Facoltà di tecnologia militare presso la Technische Hochschule di Berlino. Lavorò al perfezionamento del V-2 (il missile balistico fabbricato nei sotterranei di un campo di concentramento, la cui realizzazione vedeva la morte di centinaia di prigionieri al giorno). Negli Usa fu assunto dalla Bell Aircraft prima a Dayton e poi a Buffalo. Divenne in seguito dirigente della stessa azienda, per poi passare prima alla Bell Aerosystems ed in seguito alla Bell Aerospace come scienziato responsabile dei maggiori progetti.

  • Hans K. Ziegler, per Hitler lavorò sulla porcellana ad alta tensione, negli USA divenne il padre del primo programma di elettronica militare statunitense (fabbricazione primi satelliti, introduzione all’energia solare). E’ stato insignito del Meritorious Civilian Service Award dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 1963 come " pioniere mondiale nei satelliti per le comunicazioni e nei sistemi di energia solare per alimentare i satelliti ". Quando andò in pensione nel 1977, fu insignito della più alta onorificenza dell'Esercito per "eccezionale servizio civile ".

  • Kurt Heinrich Debus, ingegnere coinvolto nella realizzazione dei razzi V-2, nominato da Hitler e dalle SS di controllare il progetto come fiduciario del partito. In USA arrivò alla carica di primo direttore del Kennedy Space Center della NASA. Ricevette numerosi riconoscimenti per la sua carriera tra cui la NASA Distinguished Service Medal.

  • Helmut Hoelzer, ingnere missilistico del V-2, in USA costruì il primo computer elettronico analogico al mondo.

  • Johannes Plendl è stato pioniere del radar tedesco e le sue scoperte resero possibili i primi successi dei bombardamenti tedeschi nella seconda guerra mondiale. In USA è stato co-fondatore della meteorologia spaziale.

  • Heinz Schlicke per Hitler era ingegnere navale e tenente comandante. In USA lavorava sulla tecnologia stealth.

  • Erich Traub, veterinario e virologo, in Germania lavorò per Heinrich Himmler (capo delle SS) come responsabile di laboratorio del principale bio-impianto di armi sull’isola di Riems. Qui ha condotto alcuni esperimenti di guerra biologica. Traub era specializzato in malattie virali e batteriche e le usò per armare il virus dell’afta epizootica, poi disperso su bestiame e renne in Russia. Dalla fine guerra al 1948 fu costretto a lavorare per i russi, ma gli inglesi riuscirono a prenderlo temendo che qualche arma biologica venisse sviluppata ai loro danni. L’anno seguente era in USA dove collaborò ad un programma di armamento biologico. Traub è anche stato esperto di afta epizootica per la FAO delle Nazioni Unite a Bogotà in Colombia, a Teheran in Iran, ad Ankara in Turchia. Dal 1949 al 1953 tornò in Germania per fondare una nuova filiale del Loeffler Institut a Tubinga. Poi si dimise a causa di uno scandalo (appropriazione indebita). Negli anni ‘70 l'Università Ludwig Maximilian di Monaco, lo ha insignito di un dottorato honoris causa in medicina veterinaria per i suoi risultati in virologia.

  • Friedwardt Winterberg, non è chiaro il suo coinvolgimento nel regime nazista, e fu portato negli USA solo nel 1959. E’ stato onorato con una medaglia per le sue rivoluzionarie scoperte nell'ambito della spinta nucleare a impulsi. E’ ricordato per la collaborazione nella formulazione dell'Iniziativa di Difesa Strategica sotto l'amministrazione Reagan. Inoltre, è stato un pioniere nello studio dei viaggi interstellari, aprendo nuove prospettive in questo campo.

  • Fritz Karl Preikschat per Hitler era ingegnere e responsabile di laboratorio nel gruppo radar della GEMA. Nel 1946 finì nelle mani dei russi, che lo rilasciarono nel 1952. Chiese aiuto agli USA, rimase in Germania ma scrisse rapporti sull’attività svolta in Russia. Fu portato in America nel 1957 dove lavorò alle comunicazioni dei transponder satellitari. Inventò il sistema di atterraggio alla cieca (automatizzato) per gli aeroporti, un sistema phased array per le comunicazioni satellitari, un sistema elettrico di propulsione e frenata per auto, un microscopio a diodi laser a scansione per l'analisi granulometrica.


Curiosità

Come ha fatto notare Il Post in un articolo del 2020:

“Nel corso degli anni trascorsi negli Stati Uniti, von Braun divenne una celebrità, intervistato in televisione, premiato dai presidenti e inserito nel pantheon degli eroi della NASA. Peter Sellers ne fece un’affilata parodia nel film Il dottor Stranamore, in cui lo scienziato parla con forte accento tedesco e ogni tanto istintivamente si rivolge al presidente americano chiamando “Mein Führer”. Per decenni Sellers e il regista del film Stanley Kubrick furono tra i pochi a ricordare che von Braun era un ex membro delle SS che aveva costruito missili per il regime nazista impiegando il lavoro di decine di migliaia di schiavi, spesso costretti a lavorare fino alla morte”.

Von Braun e Walt Disney

Wernher von Braun sfruttò il cinema per ottenere il supporto del pubblico. Grazie a una partnership con Disney, von Braun divenne direttore tecnico presso gli Studios Disney. Insieme, crearono programmi televisivi focalizzati sui viaggi spaziali, come "L'uomo nello spazio," che ebbe un grande successo, attirando l'attenzione di milioni di spettatori e consolidando il ruolo di von Braun come figura di rilievo nel campo spaziale (e approvazione).

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Mangia bene: guidi meglio e previeni l'assopimento

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Libri. “Ogni volta che ti picchio" di Meena Kandasamy.