Mondo Femmina

View Original

Violenza sulla donne e cultura dei disvalori

In una società che continua a essere frustrata da atti di violenza contro le donne, è dovere di tutti riflettere profondamente su questa terribile piaga che non solo mina i diritti fondamentali, ma scuote anche le fondamenta stesse della nostra educazione, in famiglia, a scuola e nella società in generale.

Siamo costantemente testimoni di crimini orribili e abusi e, troppo spesso, chi è responsabile di queste azioni tenta di giustificarsi con scuse vuote, spalleggiato da chi invece avrebbe il sacrosanto dovere di trasmettere dei valori (leggi: mamma e papà). Non possiamo ignorare che questa crescente ondata di violenza metta in luce una crisi profonda, che riguarda soprattutto la cultura e la moralità, e che coinvolge tutti noi, specialmente i genitori.

L'impunità e la mancanza di regole chiare creano un ambiente fertile in cui prosperano forze oscure che disprezzano valori fondamentali come il rispetto, la giustizia e la legalità. La mentalità del "posso fare ciò che voglio" si sta diffondendo in modo subdolo nella nostra società, mentre l'educazione spesso non riesce a trasmettere ai giovani i principi fondamentali che regolano le nostre interazioni sociali.

Ci troviamo in un'epoca in cui sembra che l'impunità regni sovrana, un periodo in cui il permissivismo e la fuga dalle responsabilità hanno preso il sopravvento, minando le leggi, sia quelle giuridiche che quelle morali. Questo clima culturale sta alimentando una cultura di disprezzo verso le donne, e questa è una realtà che dobbiamo affrontare con coraggio.

È doloroso constatare come stiamo assistendo alla progressiva estinzione dell'educazione al rispetto e al rispetto delle regole, sostituita da comportamenti distruttivi che danneggiano gli altri. Questa situazione richiede un profondo esame di coscienza da parte di ciascuno di noi.

Abbiamo abbandonato alcune buone pratiche educative in nome di una presunta crescita personale e della libertà di scelta, ma questo ha contribuito a creare una generazione che sembra non rispettare più valori assoluti. L'eliminazione di ogni ostacolo ai desideri egoistici è tra le cause di questa crisi.

Stiamo assistendo a una vera rivoluzione morale, in cui il soggettivismo prevale sulla coscienza. La mentalità del "faccio ciò che mi piace" sta zittendo la coscienza, ignorando ciò che è richiesto dalla società e dalla morale.

In questo momento, genitori ed educatori si trovano in una situazione difficile nel trasmettere valori e regole. L'influenza di ideologie negative, falsi miti e una cultura distorta spingono i giovani a cercare equilibri interiori precari.

Abbiamo bisogno di un ritorno ai valori fondamentali, come il rispetto per la persona, la solidarietà, l'amore, l'impegno e la correttezza nei comportamenti. Dobbiamo far comprendere che infrangere una regola ha conseguenze morali e legali.

Per farlo, dobbiamo riscoprire il significato della punizione come ripristino dell'ordine disturbato dalla colpa, non come vendetta. Questo cambiamento culturale deve portare a una struttura interiore basata sul rispetto, la giustizia e l'amore.

Educare i giovani a ripristinare vecchie abitudini sane, a riconoscere il male come tale e il bene come bene, a vivere con coscienza e a valutare le proprie azioni significa restaurare la legittimità e l'etica nella società. Riaffermare il primato dell'etica in tutti i contesti educativi e diffondere l'indignazione verso il male sono passi essenziali in questa direzione. Non possiamo più restare indifferenti, dobbiamo agire per cambiare questa cultura.