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Viaggio nell’adozione internazionale: “Due figlie e altri animali feroci” di Leo Ortolani

Se vuoi conoscere le peripezie (pratiche e psicologiche) di un’adozione internazionale, ma preferisci approcciare l’argomento con un taglio sarcastico (ma in fin dei conti duro) per non crollare subito sotto il peso mentale di un viaggio che (credimi) sarà una turbina emotiva, ecco qua il libro per te: "Due figlie e altri animali feroci" (2019) di Leo Ortolani.

Innanzitutto, chi è Ortolani? Se questo nome non ti è nuovo un motivo c’è: è uno scrittore fumettista autore di diversi fumetti, tra cui il famoso “Rat-Man”. Ma il libro di cui ti sto parlando rappresenta una deviazione dai suoi lavori precedenti, è una sorta di diario (autobiografico) che racconta l’esperienza vissuta al momento dell’adozione di due sorelline colombiane.

Il libro quindi spiega le peripezie a cui va incontro una coppia che decide di seguire la strada dell’adozione internazionale. Con humor e leggerezza, Ortolani ci fa partecipi delle vicissitudini personali che nel 2010 hanno affrontato lui e Caterina Dacci (sua moglie) per diventare genitori di Johanna e Lucy Maria, di quattro e tre anni. Vicissitudini che includono ansia, paura di non essere accettati o di non dare quanto basta, terrore di non essere in grado, nuovi ritmi che sopraffanno. E la burocrazia, che crea un sistema che rema contro fino a far sentire queste persone abbandonate a livello emotivo di fronte ad una tempesta di stati d’animo che non si ha neanche il tempo di capire.

La prima stesura era destinata ad amici e parenti, con cui Ortolani aveva pensato di condividere questo viaggio ricco di emozioni positive ma anche di frustrazioni; poi invece ha deciso di condividerlo con tutti. E meno male, perché ci ha regalato qualcosa che non indora la pillola ma parla “di pancia” di un percorso a ostacoli che comprende sfide uniche: dalla decisione di adottare all'accettazione di non poter avere figli biologici, passando per anni di attesa e complessi controlli che si trasformano in mortificazioni psicologiche. Tutto ciò raccontato con il duro umorismo che contraddistingue Ortolani.

“Due figlie e altri animali feroci” è un viaggio verso l'ignoto di una coppia che abbandona le proprie certezze per una vita completamente nuova. E lo fa da un momento all’altro, senza i classici segni di gravidanza ma con documenti da firmare e due bambine di cui non si conosce nulla, se non i loro nomi. Leo e sua moglie si trovano in Colombia e cercano di costruire un legame con Johanna e Lucy Maria, due persone che erano estranee solo il giorno prima. Il libro getta luce su tutte le sfide che accompagnano questa avventura, dall'apprendimento della lingua straniera all'iperattività delle bambine, e lo fa in modo autentico e coinvolgente.

Ogni pagina di "Due figlie e altri animali feroci" è un'esplosione di emozioni. La sincerità con cui Leo Ortolani racconta l'esperienza dell'adozione è divertente, straziante e commovente allo stesso tempo. Il libro cattura le sfide, le risate e le difficoltà che accompagnano la coppia. Eppure, tra le righe emergono momenti di profonda tenerezza e amore, mentre quattro vite si incrociano e iniziano a intrecciarsi.

Testo narrato e tavole disegnate si alternano restituendo l'energia travolgente dei bambini, l'ansia dei genitori e una profondità sorprendente dove l'autore si mette a nudo condividendo una storia intima.

"Due figlie e altri animali feroci" offre un ritratto autentico della gioia e delle difficoltà dell'adozione, celebrando l'amore in tutte le sue forme ben lontano dai luoghi comuni.

Per chi è: non per i fans di Ortolani, qui non troveranno eroi da fumetti. Questo libro è per capire cosa significhi realmente buttarsi sul ginepraio emotivo dell’adozione internazionale. E se ci sei appena passato, per ritrovare e condividere l’amarezza e la gioia di un capitolo della vita così tanto importante.

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