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(Dis)parità di genere: i nuovi (sconcertanti) dati 2023

L'Italia scivola di 13 posizioni nel Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum, posizionandosi al 79° posto su 146 paesi. La partecipazione e la rappresentanza delle donne in politica hanno drasticamente peggiorato, passando dal 40° al 64° posto. Per quanto riguarda le opportunità economiche, c'è un lieve miglioramento, ma l'Italia si posiziona ancora nella parte bassa della classifica al 104° posto. La situazione rimane pressoché invariata per l'accesso all'educazione, mentre si registra un miglioramento più significativo nel settore della salute e delle prospettive di vita, anche se sempre nella parte bassa della classifica.

A livello globale, l'uguaglianza di genere è tornata ai livelli pre-pandemia, ma il ritmo del cambiamento è stagnante a causa di diverse crisi che rallentano i progressi. Saranno necessari 131 anni per colmare il divario complessivo tra i sessi, 169 anni per la parità economica e 162 anni per quella politica.

L'Islanda si conferma il primo paese al mondo per l'uguaglianza di genere, seguita da altri otto paesi che hanno colmato almeno l'80% del divario di genere. L'Europa supera il Nord America nella parità di genere, ma i progressi sono eterogenei. Alcuni paesi hanno registrato miglioramenti, mentre altri hanno subito cali.

Il rapporto sottolinea che la partecipazione economica delle donne e la loro leadership nelle aziende e nei governi sono fondamentali per affrontare le disuguaglianze di genere più ampie. È necessaria un'azione collettiva e coordinata per accelerare i progressi verso la parità di genere e promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile.

Nuovi dati di LinkedIn mostrano che la crisi economica e le interruzioni del mercato del lavoro stanno creando una battuta d'arresto per l'accesso delle donne a ruoli di leadership. Il tasso di assunzione di donne in posizioni di leadership è sceso ai livelli del 2021 nelle principali economie. Le donne sono state colpite in modo più pesante dalla crisi del mercato del lavoro durante la pandemia COVID-19 e il rallentamento della crescita economica ha nuovamente influenzato negativamente le loro carriere. La presenza femminile nelle posizioni di leadership è diminuita, soprattutto nei settori dei servizi al consumo, dei servizi sanitari e di assistenza e del settore immobiliare. La rappresentanza femminile nei ruoli STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) è ancora significativamente bassa, nonostante le donne rappresentino più della metà delle laureate in materie STEM.

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