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“La rivoluzione dei piccoli gesti” di Adele Chiabodo

Parliamo di un argomento che sembra essere scomparso più velocemente dei fidget spinner: la gentilezza. Quella piccola cosa che una volta era di tendenza, ma ora sembra essere in via di estinzione come i dinosauri. Ma dovremmo davvero lasciare che la gentilezza cada nell'oblio?

Ricordate quando aprire la porta a qualcuno, dire "per favore" e "grazie", o offrire un sorriso era la norma? È come se vivessimo in una realtà alternativa in cui la gentilezza è diventata una reliquia del passato. Ma perché?

Nel mondo frenetico di oggi, sembra che la gentilezza sia svanita come neve al sole. Quand’è stato che hai ricevuto l’ultimo gesto di gentilezza? Pensaci. Mumble…mumble…mumble…

La gentilezza è alla base di relazioni sane e connessioni umane significative. Senza come diventeremo?

La gentilezza non significa essere deboli o passivi. Al contrario, essere gentili richiede forza. Oggi potremmo addirittura vederlo come un atto di ribellione in un mondo che sembra perdersi nel cinismo e nell'indifferenza. Ogni piccolo gesto gentile è come un calcio contro il sistema, un "prendi questo" alle brutture del mondo.

Immagina quanto potrebbe cambiare il mondo se riportassimo la gentilezza alla ribalta. Un semplice gesto gentile può illuminare la giornata di qualcuno. Può far sentire una persona speciale e amata. Può ispirare altre persone a fare lo stesso. In un mondo pieno di notizie negative e disconnessioni, la gentilezza è il superpotere che ci serve.

Ma come riappropriarsene? Semplice, cercando (e apprezzando) le piccole cose che sono nel mondo che ci circonda.

Lo deve aver pensato anche Adele Chiabodo, autrice di “La rivoluzione dei piccoli gesti", un romanzo incantevole che ci ricorda il potere della gentilezza nella vita di tutti i giorni.

La storia ruota attorno a un taccuino dimenticato in una caffetteria di un tranquillo borgo estivo, un regalo inaspettato da parte di una straniera di nome Ella al burbero proprietario del locale, Durante.

Le pagine di questo taccuino contengono consigli su come ritrovare la felicità attraverso piccoli gesti, gesti apparentemente insignificanti ma che Ella sa possedere un potere salvifico. La bellezza della quotidianità è al centro di questo romanzo, e Durante, inizialmente diffidente, scopre che ha bisogno di riscoprire la bellezza delle vecchie abitudini, spesso date per scontate.

Con gentilezza, Ella accompagna Durante nelle sue avventure quotidiane, dalla preparazione di una marmellata di albicocche fresche all'organizzazione di brunch, dalla contemplazione delle stelle cadenti alla notte di San Lorenzo alle piccole gioie della vita. Questi gesti possono sembrare insignificanti, ma sono quelli che ci permettono di ritrovare la felicità, proprio come ha imparato Ella.

Il romanzo è scritto con una prosa incantevole che evoca emozioni e paesaggi idilliaci. Adele Chiabodo ci invita a riflettere sulla gentilezza nella nostra società e sull'importanza di trovare gioia nei dettagli quotidiani. "La rivoluzione dei piccoli gesti" è un esordio letterario che ispira speranza e ci incoraggia a scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo.

Chi è Adele Chiabodo

Adele Chiabodo, una professionista indipendente con sede a Torino, è nata nel 1993. Si dedica a fornire assistenza alle aziende per comunicare in modo efficace attraverso testi e immagini. I suoi studi universitari si sono concentrati sul campo delle Lettere Moderne, e ha acquisito esperienza lavorando nel settore della comunicazione con Caffè Vergnano.

Tuttavia, Adele Chiabodo è molto più di una semplice professionista della comunicazione. Ha anche un lato creativo che esprime attraverso il suo profilo Instagram dove condivide piccoli dettagli magici della vita quotidiana e li trasforma in racconti ispiratori.

Il suo primo romanzo, intitolato "La rivoluzione dei piccoli gesti" e pubblicato da Garzanti, segna il suo debutto letterario.



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