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La perduta gerarchia familiare: il richiamo di Paolo Crepet a un'autorità autorevole

Durante un'intervista recente a La Stampa, Paolo Crepet (psichiatra, sociologo, educatore e saggista) ha affrontato in modo diretto e critico il tema dei genitori che sembrano aver abbandonato il proprio ruolo per diventare "coetanei" dei loro figli, risultando così inutili, se non dannosi, per loro.

Crepet ha sottolineato l'esistenza di un fenomeno di "infantilizzazione" genitoriale, in cui i genitori cercano di essere più giovani dei loro stessi figli, condividendo abitudini, abiti e preoccupazioni simili. Questa mancanza di differenza generazionale tra genitori e figli ha portato a un'assenza di gerarchie all'interno delle famiglie, con conseguenti conseguenze negative per lo sviluppo e la crescita dei ragazzi.

Secondo Crepet, la lotta contro l'autoritarismo familiare ha portato a un punto di non ritorno, in cui l'autorità è stata sostituita dalla comodità. I genitori si sono persi lungo il cammino, e il risultato è una generazione di ragazzi privi di punti di riferimento e incapaci di accettare regole e gerarchie, sia in famiglia che sul luogo di lavoro.

L'autorevolezza, secondo Crepet, è un tratto piacevole che può essere esercitato in modo positivo. È importante distinguere tra autoritarismo, che viene imposto senza talento, e autorevolezza, che implica saggezza e guida. Crepet ricorda l'autorevolezza come quella che emergeva quando guardava il poeta Ungaretti in televisione, che leggeva le sue poesie e impugnava i suoi versi con sicurezza.

Il professor Crepet riconosce che la società contemporanea ha subito profonde trasformazioni culturali, e l'assenza di gerarchie si manifesta non solo in famiglia, ma anche nel mondo del lavoro e nelle dinamiche sociali più ampie. Crepet avverte che la società rischia di essere seppellita dalla "mediocrazia" e sfruttata da coloro che traggono vantaggio dall'omogeneizzazione generale.

Invece di cercare saggezza e guida dagli adulti, i giovani si rivolgono sempre più a Internet per trovare risposte e orientamento.

Nel suo nuovo libro, intitolato "Prendetevi la luna", Crepet invita le persone a sollevare lo sguardo dagli schermi e a smettere di essere conformisti. L'autore sottolinea l'importanza di rivolgere l'attenzione anche ai genitori, anziché concentrarsi esclusivamente sui figli. Quando un ragazzo si trova nel buio, ha bisogno di un faro, e questo ruolo può essere svolto solo da genitori autorevoli, che prendono decisioni scomode e si sforzano di insegnare ai propri figli la realtà del mondo esterno.

Crepet sottolinea che il percorso di ripristino di una gerarchia sana e di un'autorità costruttiva richiede un cambio di mentalità e un impegno collettivo. È necessario combattere l'indifferenza e ricostruire un senso di dolore ed empatia nei giovani. Crepet suggerisce che la scuola possa svolgere un ruolo cruciale in questo processo di cambiamento, ma riconosce che occorre una guida competente per condurre i giovani in modo efficace.

Crepet sostiene che il declino delle gerarchie e dell'autorità autorevole sia stato favorito da una cultura educativa che ha permesso l'ignoranza anche in un contesto di benessere economico. La disponibilità di scuole private a pagamento ha aperto la strada a un'educazione superficiale e alla mancanza di preparazione reale. Ciò ha avuto ripercussioni negative anche nell'ambito economico, poiché i futuri leader aziendali spesso si basano sulla loro eredità familiare piuttosto che sulle loro competenze, risultando incapaci di affrontare le frustrazioni e allergici alle gerarchie nel mondo del lavoro.

E’ essenziale ripartire dal settore dell'istruzione per invertire questa tendenza. La scuola dovrebbe essere il luogo in cui i giovani vengono guidati e istruiti ma, spiega Crepet, attualmente manca la capacità di condurli adeguatamente. È necessario riconnettere i giovani al dolore che non hanno sperimentato e che li rendono indifferenti, affinché comprendano l'importanza di avere una guida autorevole. Crepet suggerisce che anziché punire i giovani problematici mettendoli in galera, potrebbe essere più utile far loro vivere un'esperienza in un pronto soccorso per aiutarli a guarire l'indifferenza e a riconoscere l'importanza di avere una figura guida.

In conclusione, Paolo Crepet solleva l'allarme sulla mancanza di gerarchie e autorità autorevole nella società attuale. Sottolinea la necessità di un cambio di mentalità e di un impegno attivo da parte dei genitori, degli educatori e della società nel suo complesso per affrontare queste sfide. Ripartire dalla scuola, ricostruire un senso di dolore ed empatia nei giovani e ripristinare un'autorità autorevole sono i passi necessari per garantire un futuro migliore per le nuove generazioni e costruire una società più equilibrata e sana.