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La bellezza insolita degli animali brutti

Sorprendenti creature dall'aspetto straordinario: perché ne siamo attratti e con quali conseguenze (per loro)

Gli animali diversamente belli e poco attraenti, come cani con musi schiacciati e occhi sporgenti, suscitano un forte attaccamento emotivo in noi che si traduce in una forte richiesta di questa tipologia di animali domestici. Addirittura in California ogni anno si tiene il World Ugliest Dog Contest, un concorso dove i partecipanti si contendono il titolo di cane più brutto del mondo. Ma perché ci sentiamo attratti da queste creature dall'aspetto strano?

Sappiamo tutti che quando vediamo animali con occhi grandi e teste grandi, ci viene subito voglia di prendercene cura, vero? E sembra che ci sia una ragione dietro a questa sensazione che proviamo. Secondo lo zoologo austriaco Konrad Lorenz (Vienna, 7 novembre 1903 – Altenberg, 27 febbraio 1989), l'attrazione per le caratteristiche infantili è un adattamento evolutivo che ci spinge a prendersi cura dei nostri piccoli e a garantire la sopravvivenza della nostra specie.

Uno studio interessante fatto da Marta Borgi, ricercatrice dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, ha dimostrato che lo schema facciale di cani e gatti è un tratto rilevante che influenza la percezione della carineria già nei bambini.

Inoltre alcuni animali brutti hanno caratteristiche esagerate che si trovano anche nei bambini umani, il che stimola i nostri istinti protettivi. Sembra che queste caratteristiche aumentino il nostro comportamento protettivo e ci rendano ancora più disponibili a prendercene cura.

Ma non finisce qui. Gli animali brutti hanno anche un valore scientifico. Quelli che vivono in ambienti estremi come il blobfish o il ratto-talpa nudo hanno sviluppato adattamenti unici che potrebbero aiutarci a capire meglio le malattie umane.

Nonostante i benefici che gli animali brutti possono offrire agli ecosistemi e alla ricerca scientifica, spesso non ricevono la stessa attenzione degli animali più carini. Questo a volte porta un pregiudizio nei confronti delle specie meno attraenti, che vengono trascurate in termini di ricerca.

E vogliamo parlare della cultura e dei social media? Svolgono infatti un ruolo nella nostra ossessione per gli animali brutti. La tendenza alla carineria brutta è molto popolare, con molte celebrità e influencer che mostrano animali come carlini e bulldog francesi su piattaforme come Instagram. I veterinari però mettono in guardia sul benessere di queste razze, poiché sono soggette a gravi problemi di salute a causa della selezione genetica.

C’è poi il discorso degli incroci: la pratica di incrociare cani dalla faccia piatta con altre razze è considerata essenziale per la loro salute e diversità genetica. Le razze come i bulldog francesi piacciono molto e sono diventate estremamente popolari, ma soffrono di diversi problemi di salute a causa delle loro caratteristiche fisiche estreme.

La diversità genetica è essenziale per evitare che si diffondano tratti e malattie dannose in una popolazione e per assicurare la sopravvivenza a lungo termine. Sono stati fatti studi che hanno dimostrato che molte razze hanno una diversità genetica bassa, il che può causare problemi come un sistema immunitario più debole. Un altro esempio: la tendenza attuale verso cani con pelle piegata e corpi compatti può causare problemi alla colonna vertebrale e persino malattie neurologiche.

A noi umani piacciono tanto le caratteristiche "brutte e carine" degli animali domestici, ma le conseguenze per la loro salute sono elevate. Ne vale davvero la pena?