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L’arte del reggiseno di sostenere la femminilità

111 anni di storia che hanno portato una rivoluzione nell'abbigliamento intimo femminile, dando vita a uno degli indumenti più iconici e controversi: il reggiseno. Scopriamo il percorso affascinante di questa creazione, dal suo umile inizio alle trasformazioni che hanno ridefinito la moda e la società.

Molto più di un semplice indumento: prima potente simbolo di emancipazione femminile, poi rinnegato come strumento di oppressione. Ma il reggiseno è soprattutto un’icona di femminilità, allegoria del potere femminino e della capacità di dare nuova vita e sostenerla.

Nella sua evoluzione, il reggiseno ha attraversato epoche e culture, diventando una dichiarazione di moda e un potente strumento di cambiamento sociale. Pensiamo a quando il seno (e no solo) era fasciato e strizzato da corpetti restrittivi che limitavano la mobilità di chi li indossava e rendevano difficili qualsiasi tipo di attività. Più di recente le donne hanno sfidato le aspettative della società (difendendo il loro diritto all'autodeterminazione) decidendo di non indossarlo o di esibirlo sotto scolli che lo mostrano generosamente. E’ il capo d’abbigliamento che più di ogni altro celebra la femminilità, sottolineando la bellezza e la naturalezza del corpo femminile.

Un po’ di storia

Per quanto ne sappiamo, l'origine del reggiseno risale all'antica Grecia, dove le donne utilizzavano fasce di stoffa o bande di cuoio per sostenere il busto. Nel Medioevo, le donne indossavano corsetti, che erano indumenti rigidi che venivano indossati per modificare la forma del corpo. I corsetti erano spesso scomodi e dannosi per la salute. Per trovare il primo vero antenato del reggiseno moderno occorre attendere il XIX secolo. Fu Mary Phelps Jacob (Caresse Crosby), una giovane americana, a brevettare il primo reggiseno nel 1914. Ma negli stessi anni anche una sarta francese, Herminie Cadolle, creò un reggiseno moderno, composto da due coppe separate collegate da una cinghia. Segno che le donne erano ormai stufe dei loro corsetti pesanti e scomodi. Questo capo rivoluzionario liberò le donne dalla loro stretta morsa e diede inizio a una nuova era di comodità e libertà.

Negli anni successivi, il reggiseno ha subito un'evoluzione straordinaria. Gli stilisti hanno fatto di tutto per trasformarlo da un semplice capo intimo a un'affermazione di stile e personalità. Coco Chanel è stata una delle prime a riconoscere il potenziale del reggiseno come indumento di moda, contribuendo a renderlo accettabile nella società. Negli anni '40, Hollywood ha aggiunto il suo tocco glamour, con le dive dello schermo che sfoggiavano reggiseni aderenti e seducenti.

Negli anni '60 e '70, il reggiseno è diventato un simbolo della rivoluzione sessuale e dell'emancipazione delle donne. Il reggiseno senza cuciture e il reggiseno brasiliano hanno segnato l'inizio di un nuovo standard di comfort e femminilità. Gli anni '80 hanno visto la creazione di reggiseni push-up e balconette, esaltando ulteriormente la silhouette femminile. Ma è nel 1994 che il reggiseno trova la sua quintessenza con la creazione del Wonderbra, ormai icona di costume.

Il reggiseno come simbolo di oppressione

Oltre ad essere un'icona della moda, il reggiseno è stato collegato alla conquista delle donne in termini di parità di genere. Qualcuna se lo ricorda, altre forse ne hanno sentito parlare dalle loro madri: durante la prima onda femminista negli anni '60 e '70, bruciare i reggiseni divenne un atto simbolico di protesta contro l'oppressione patriarcale. Il movimento "bra burn" ha dato voce alle donne che lottavano per i propri diritti e la propria autonomia. Tutto ebbe inizio con una protesta contro Miss America, e fu un atto di protesta organizzato da circa duecento femministe e sostenitrici dei diritti civili. Era il 7 settembre 1968. L'iniziativa fu promossa dal gruppo New York Radical Women (NYRW) e comprendeva la simbolica creazione di una "pattumiera della libertà" in cui vennero gettati vari oggetti e indumenti ritenuti simboli dell'oppressione femminile, tra cui reggiseni, lacca per capelli, trucco, guaine, corsetti, ciglia finte, spazzoloni, pentole e altro. Allo stesso tempo, all'interno del luogo del concorso, fu esposta una grande bandiera con la scritta "Liberazione delle Donne", che catturò l'attenzione dei media in tutto il mondo, contribuendo a mettere in luce il movimento per i diritti delle donne. Anche se le organizzatrici affermarono che in quell’occasione nessun reggiseno fu bruciato, entrò comunque nell’immaginario collettivo.

Consigli di vestibilità

Oggi, il reggiseno è un mezzo per esprimere la personalità e la bellezza di ogni donna. Che sia scelto per sedurre o per sostenere a dovere un seno un po’ prosperoso, è bene considerare alcuni aspetti prima dell’acquisto perché piccoli accorgimenti aiuteranno il nostro prezioso simbolo di femminilità a restare in salute:

  • Mai troppo stretto: potrebbe causare irritazione.

  • Se proprio non puoi rinunciare al ferretto, attenzione a non “costringere” troppo il seno: potrebbe irritare un seno fibrocistico.

  • Scegli coppe morbide, che non stringono eccessivamente.

  • Meglio se di materiale traspirante. Il cotone è perfetto, ma anche i tessuti tecnici che assorbono l’umidità vanno bene. Avrai un seno più asciutto e meno irritato.

  • Push-up? Solo per le occasioni speciali (troppo costrittivo).


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